domenica 2 ottobre 2011

I gatti di Venezia

I gatti di Venezia

I gatti di Venezia sembrano quasi scomparsi. Fino a qualche anno fa essi facevano parte integrante della città, tanta era la loro utilità nel ripulire magazzini e scantinati da piccoli ospiti indesiderati.

Per secoli i gatti hanno svolto un lavoro naturale di derattizzazione a Venezia al punto che gli abitanti di ogni "corte" o "campiello" ne avevano adottato almeno una coppia, fornendogli il quotidiano sostentamento. Attualmente la popolazione felina a Venezia si è drasticamente ridotta, solo le cosiddette "gattare" (delle gentili signore che vengono a portare il cibo alle ultime colonie rimaste), si prendono cura di loro. Uno dei gruppi più consistenti di gatti in città si trova in Campo S. Lorenzo, a quattro passi da Alloggi Barbaria.

Lì sono state anche allestite delle "casette" per loro, ed io approfitto quando ci passo per darci un'occhiata. Fortunatamente a Venezia esiste l'associazione Dingo che protegge gli animali randagi.

Venezia non è soltanto la romantica città dell’amore ma vanta anche un ottimo rapporto con i gatti che si aggirano nelle sue strade. I gatti di Venezia sono abili cacciatori di topi e ne tengono efficacemente sotto controllo la popolazione. In segno di riconoscenza, ad essi è stata dedicata una via: la "Salizzada delle Gatte"

In piazza S. Marco c'è Achille, il gatto del bar Lavena che se ne sta tutto il giorno a guardia del suo bar noncurante dei polacchi, ebrei e coreani; c'è anche Leone, che è il grosso gatto del bar Americano. E' nella calle li vicino a miagolare aspettando le 9,40 per accucciarsi vicino ad Achille. Le 9,40? I gatti hanno i loro orari, sono metodici. Altro gatto famoso era quello che il doge Francesco Morosini si portava dappertutto, anche in guerra, Nini, il gatto di un caffè ottocentesco ai Frari che ebbe l'onore di una scultura commemorativa alla sua morte e il povero soriano del custode del campanile di S. Marco che fu l'unica vittima del crollo del campanile nel 1902.

Da molti secoli i veneziani rispettano i gatti come ringraziamento per gli indispensabili servizi resi. Al tempo della Serenissima, nei lunghi viaggi verso l'Oriente, venivano usati i gatti veneziani come difesa ai ratti. La loro bravura era tale che si decise di imbarcarli come "ciurma" a gruppi di tre o quattro con tanto di addetto incaricato alla loro cura. Erano talmente importanti da diventare un portafortuna. Purtroppo assieme alle merci dall'Oriente arrivò anche il famigerato topo nero, il topo della peste, e i gatti veneziani non erano sufficientemente feroci per combatterlo che si decise, di correre ai ripari e importare dalla Palestina e in Siria una razza molto combattiva (i soriani) per incrociarla con la "razza veneziana" ma ormai era troppo tardi che la peste decimò un terzo della popolazione veneziana.

Con la fine della Repubblica i gatti non ebbero più quella lungimirante e preziosa protezione governativa che alla metà del secolo scorso i gatti randagi erano ridotti veramente male. Ma nel 1964 venne a Venezia una signora inglese, Helena Sanders (1911-1997) che decise di portare loro soccorso lanciando una campagna di aiuti internazionali. In seguito a questa mobilitazione, nel 1985, fu fondata Dingo, un'associazione per la protezione degli animali randagi e abbandonati.

Associazione Dingo per la protezione degli animali randagi


Dingo è un'associazione di volontari che ha come da proprio statuto il soccorso e il contenimento del randagismo felino.
Fronisce assistenza alle colonie di Venezia ed Estuario e di Mestre, si interessa di maltrattamenti, adozioni, adozioni a distanza, di rapporti con associazioni animaliste italiane ed estere. L'associazione Dingo ha in gestione il Gattile Comunale di Malamocco dove è presente un veterinario 1 giorno alla settimana (generalmente il giovedì). Si occupa inoltre della colonia di Forte Marghera.

L’Associazione legalmente riconosciuta, che protegge i gatti di Venezia e Mestre da intolleranze e maltrattamenti Assiste molti gatti randagi del territorio veneziano, li sterilizza e li mantiene in buona salute Raccoglie i gatti abbandonati e cerca buone azioni Gestisce il gattile comunale di Venezia e un rifugio a Mestre Diffonde la sensibilità animalista.

Ti ricordiamo che le donazioni alla Dingo sono vantaggiose per i gatti e detraibili!

Per informazioni telefona al numero 041 715219 o scrivi all’indirizzo email info@dingovenezia.it o adozioni@dingovenezia.it
Sito web: http://www.dingovenezia.it

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