domenica 2 ottobre 2011

I sestieri di Venezia

Venezia si divide in sestieri. Il termine sestieri sta ad indicare appunto una divisione in "sesti", perché i quartieri sono per l’appunto sei: San Marco, Castello, Cannaregio, S.Croce, S.Polo e Dorsoduro.

La numerazione civica è unica per ciascun sestiere e raggiunge numeri a quattro cifre, fatta eccezione per le aree più grandi incluse in isole non collegate da ponti; dal momento che la numerazione segue un percorso "a spirale", non di rado capita di vedere due numeri civici molti diversi fra loro a distanza ravvicinata.

La forma a S ricalca il percorso del Canal Grande e l’ampia “voluta” superiore indica insieme il Bacino San Marco e il Corno Ducale (copricapo del Doge), vanno pertanto a fornire la rappresentazione stilizzata della città. 

San Marco

Il più importante di tutti i sestieri, prende il nome dalla Basilica di San Marco, patrono della città.
Circondato dal Canal Grande su tutti i lati tranne uno, sempre affollato, generoso di imponenti palazzi, raccoglie in sè alcuni di quei capolavori architettonici e di quelle icone storiche e culturali che hanno dato a Venezia la fama universalmente riconosciuta che da sempre la caratterizza: piazza San Marco e il Campanile, il Palazzo Ducale, San Giorgio Maggiore, la Torre dell’orologio, Campo Santo Stefano, Palazzo Grassi ed infine il teatro La Fenice.

Piazza San Marco e Rialto sono collegati da un’importante via dove regnano lo shopping di lusso e l’alta moda: le Mercerie. Due storici locali, famosi in tutto il mondo, si trovano in San Marco: il Caffè Florian e l’Harry’s Bar.

Cannaregio

Sviluppatosi in una zona paludosa dove erano frequenti i canneti, è in questo sestiere che ebbero la propria dimora Marco Polo, Tiziano e Tintoretto. Confina su un lato con la Stazione ferroviaria di Santa Lucia, mentre il lato opposto, verso San Marco e Castello, si trova nell’antico nucleo da cui Venezia nacque e intorno a cui crebbe.

A Cannaregio si trovano il Ghetto ebraico, importanti chiese, come la Madonna dell’Orto e la rinascimentale Santa Maria dei Miracoli, nonché il più famoso palazzo del Canal Grande: la gotica Cà d’oro. Il quartiere è disseminato di botteghe d’artigiananto e negozietti.

San Polo e Santa Croce

Questi due sestieri confinanti sono il cuore antico ed originario della città: è proprio a Rialto che si stabilirono i primi abitanti di quella che sarebbe diventata Venezia. Qui si trovano il Ponte e il Mercato di Rialto, la gotica basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, il settecentesco Palazzo Mocenigo e l’insolita chiesa di San Giacomo dell’Orio.

Caratteristica di San Polo è la presenza di numerose “casa e botteghe” ossia di abitazioni adibite anche a luogo di lavoro. In questi due sestrieri si trovano molte osterie e bacari in cui è possibile gustare in modo informale e rilassato i piatti tipici della cucina veneziana.

Castello

E’ questo il sestriere più esteso di Venezia, prende il nome da un antico forte preposto alla difesa dagli attacchi provenienti dal mare e ormai scomparso. La zona di Castello confinante con San Marco è ricca di attrattive storiche, come ad esempio la Riviera degli Schiavoni, dove si trova il famoso Ponte dei Sospiri, la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo e quella di Santa Maria della Pietà.

A Castello si trovano anche numerosi importanti musei nonché il famosissimo e estremamente lussuoso hotel Danieli. I grandi cantieri della zona dell’Arsenale furono il cuore pulsante della produzione industriale di Venezia all’epoca della Repubblica, dove le flotte venivano costruite ed armate. All’Arsenale, oggi inattivo ma ancora zona militare, si accede solo nel periodo in cui ospita la Biennale, che ha nel palazzo delle Corderie la propria sede, così come nei Giardini.

Dorsoduro e la Giudecca

Il nome “Dorsoduro” dato al sestiere più a sud di Venezia rievoca le dure dune di sabbia su cui si è sviluppato; l’affaccio settentrionale è sul Canal Grande mentre quello meridionale, costituito dalla panoramica riva delle Zattere, è sul Canale della Giudecca; qui si trova lo Squero di San Trovaso, il più famoso cantiere di produzione e riparazione delle gondole.

L’estremità orientale temina con la Punta della Dogana, zona elegante di consolati e abitazioni di lusso. A Dorsoduro si trovano alcuni tra i più importanti musei veneziani, la Collezione Peggy Guggenheim, le Gallerie dell’Accademia e il Museo del Settecento veneziano, che ha la sua sede nell’imponente Cà Rezzonico. Non mancano importanti chiese, prima fra tutte quella dedicata a Santa Maria della Salute. L’intreccio di campielli e calli è disseminato di negozietti e ristorantini, particolarmente in prossimità di Campo Santa Margherita, la piazza del mercato.

Al di là del canale meridionale, di fronte alle Zattere, si trova l’isola della Giudecca, raggiungibile col vaporetto. Lasciato alle spalle il passato di zona industriale e di carceri, l’atmosfera tranquilla che si respira oggi alla Giudecca ricorda quella dei piccoli paesi. Alla Giudecca, nel Cinquecento, Michelangelo trascorse tre anni di quieto esilio volontario.

Su quet’isola rimangono due chiese palladiane: le Zitelle e il Redentore. L’isola è particolarmente animata a metà luglio, in occasione dei festeggiamenti per il Redentore.

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