domenica 2 ottobre 2011

La laguna di Venezia

La laguna di Venezia ha quasi 6000 anni. Al suo posto c'era una pianura costituita da sedimenti trasportati dai fiumi, come la Brenta e il Piave, in seguito al fondersi dei ghiacci dopo la fine dell'ultima glaciazione. Nei secoli che seguirono ci furono, e continuano ad esserci, fenomeni come l'abbassamento del suolo per il progressivo consolidamento dei depositi alluvionali fini e l'innalzamento del livello del mare.

La laguna è separata dal mare aperto dai lidi, lunghi cordoni sabbiosi talvolta arginati dall'uomo con opere di varia natura. La comunicazione con l'esterno avviene attraverso le bocche di porto del Lido, di Malamocco e di Chioggia. L'acqua entra dal mare ogni sei ore e se ne esce dopo altre sei.

Presenta caratteristiche del tutto originali sia per la flora che per la fauna, con ambienti forgiati dall'azione delle maree e delle correnti marine in contrasto a quella dei fiumi che vi sfociano ma anche modificati dalla continua opera dell'uomo che vi ha costruito e scavato canali, argini, abitazioni. Ne è derivato un ecosistema con specchi d'acqua a diverso grado di salinità, che condiziona la presenza delle diverse specie animali e vegetali, affioramenti temporanei di terreno (barene e velme), differenti microclimi. L'uomo ha rappresentato il fattore decisivo nel processo che ha invertito la naturale tendenza della laguna verso l'interramento o la scomparsa e l’ha mantenuta come barriera naturale per difendersi contro i nemici che provenivano dal mare e come fonte di ricchezza, con i suoi porti e le sue isole, abitate e coltivate.
Le lagune costiere sono figlie dei lidi. Si formano infatti quando le sabbie portate a mare dai fiumi, per effetto delle correnti e della risacca, si accumulano in allineamenti paralleli alla costa, intrappolando tratti di mare che diventano, appunto, lagune.
Tanto le acque di origine fluviale quanto quelle provenienti dal mare trasportano sedimenti, che tendono a distribuirsi e depositarsi sui bassi fondali ai margini dei canali. In questo modo si formano delle secche, definite in laguna "velme".
Le velme sono regolarmente emerse durante le basse maree.Quando altri sedimenti, depositandosi, ne elevano la quota fin oltre il livello del medio mare, le velme si ricoprono di una tipica vegetazione trasformandosi in "barene". I ricami tipici delle forme lagunari derivano, congiuntamente, dalle linee impresse dalle correnti e dai disegni tracciati dalle deposizioni dei sedimenti.

La Laguna di Venezia è probabilmente l’habitat più particolare dell’intera Italia. E’ prevalentemente costituita da specchi d’acqua poco profondi intervallati da canali navigabili.
Al centro della laguna ci trova la città di Venezia, mentre il Litorale del Cavallino e il Lido di Venezia ne fanno da confine. Il modo più romantico per visitare la laguna di Venezia è quello di un’escursione in barca facendo il giro delle isole… Il punto ideale per la partenza sono Treporti o il terminal di Punta Sabbioni da dove partono servizi pubblici e privati per Venezia e le isole. Le tappe fondamentali alle quali non è certo possibile rinunciare sono le isole di Burano e Torcello.

Dotatevi di macchina fotografica perchè non mancheranno certo i paresaggi mozzafiato o la possibilità di avvistare qualche volatile tipico della zona. Il “bird-watching” nella Laguna di Venezia non è una pratica ancora molto praticata anche se non manca la “materia prima”!

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