Basilica dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia
La Basilica dei Santi Giovanni e Paolo è stata iniziata verso la metà del 1200 e ultimata circa due secoli dopo, è uno dei più imponenti edifici gotici della città. Viene comunemente definita il Pantheon veneziano per i molti monumenti funebri di dogi (ben 17) e di personaggi importanti che ospita. Curiosamente a questa monumentale chiesa manca il campanile, che già dal XIV secolo sembra essere scomparso nel nulla ed è oggi rimpiazzato da un campaniletto a vela.
La Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, realizzata sul campo omonimo rappresenta, assieme ai Frari, il più importante esempio di architettura religiosa veneziana. Sono le cinque absidi tardogotiche poligonali che concludono la parte posteriore della Chiesa a rappresentare la parte più bella. All'interno della chiesa, trovano posto i monumenti degli eroi veneziani e dei dogi.
La Basilica dei Santi Giovanni e Paolo venne realizzata in stile gotico con una opera di costruzione sviluppata in quasi 2 secoli tra il XIII ed il XV secolo. La parte inferiore della facciata appartiene alla prima fase duecentesca della costruzione, mentre il portale, inizialmente previsto come parte del rivestimento marmoreo della facciata ma poi mai attuato, è di uno stile di piena transizione tra il gotico ed il Rinascimento.
La Chiesa dei SS Giovanni e Paolo è la più rgande dopo quella di San Marco, con i suoi 102 metri di lunghezza per 46 di larghezza e la navat centrale con un'altezza di 32 metri.
Le tre cappelle esterne sono quelle dell'Addolorata, della Madonna della Pace e di San Domenico. Le cinque absidi poligonali sono considerate il capolavoro unico dello stile tardo gotico veneziano.
All'interno della chiesa, realizzata per volontà dei Domenicani, si svolgevano i funerali solenni dei dogi, cui poi venivano eretti e dedicati monumenti maestosi. Alcuni di questi rappresentano delle opere uniche di architettura, come quelli realizzati da Vincenzo Scamozzi, da Tullio e Pietro Lombardo e da Alessandro Vittoria.
All'interno della Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo si trovano dei capolavori della pittura nell'arco temporale che va dal Quattrocento al Settecento. Tra questi occorre ricordare il Polittico di San Vincenzo Ferreri, opera di Giovanni Bellini del 1465; la Gloria di San Domenico di Gianbattista Piazzetta del 1725 al 1727 e l'Elemosina di Sant'Antonio, di Lorenzo Dotto.
Il punto focale del campo dei Santi Giovanni e Paolo è rappresentato dal monumento equestre a Bartolomeo Colleoni, capolavoro rinascimentale di Andrea Verrocchio, realizzato tra il 1481 ed il 1488.
Il Campo SS. Giovanni e Paolo e articolato in differenti zone. Davanti alla Chiesa si trova il sagrato, delimitato dalla facciata di Scuola Grande di San Marco a sinistra e dal campo vero e proprio che si sviluppa sulla destra, delimitato da Palazzo Dandolo.
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