Chiesa delle Zitelle
La chiesa delle Zitelle è una delle presenze monumentali più significative della Giudecca, l'isola che occupa settore meridionale del centro storico di Venezia.
Secondo fonti seicentesche Andrea Palladio sarebbe l’autore del progetto, attribuzione stilisticamente giustificata nonostante la mancanza di documentazione.
La chiesa è parte di un complesso ecclesiastico creato dal gesuita Benedetto Palmi per assistere le ragazze povere e, sebbene l’acquisizione dell’area edificabile alla Giudecca risalga al 1561, l’inizio dei lavori è posteriore alla morte di Palladio: la prima pietra è posta nel 1581 e la chiesa viene consacrata nel 1588. In realtà già nel 1575-1576 sono documentati ingenti acquisti di materiali da costruzione, forse destinati proprio alla chiesa. L’idea originaria si ispirava probabilmente ad un modello di tempio votivo a pianta centrale trasformatosi in fase di realizzazione in rapporto alle modeste possibilità economiche dell’istituto e all’esigenza di costruire la chiesa entro le mura della casa delle Zitelle, opera fondata nel 1561 da gentildonne veneziane per dare asilo a fanciulle che per la loro avvenenza erano avviate alla prostituzione.
L'interno della Chiesa delle Zitelle è a pianta poligonale, impreziosito da numerose opere d’arte, tra le quali spicca l’altare maggiore del 1586. Coeva all’altare è la bellissima pala che lo sovrasta, di Francesco Bassano, raffigurante la Presentazione di Maria al tempio. Nell’altare a destra è collocata la pala di Jacopo Palma il Giovane rappresentante Cristo nell’orto con il ritratto dei donatori Elisabetta e Pasquale Foppa, del 1618. Nell’altare a sinistra vi è un altro dipinto di grande valore raffigurante la Madonna con Bambino e San Francesco con il ritratto del procuratore Federico Contarini di Antonio Vasilacchi detto l’Aliense, del 1609. Sopra il portone d’accesso c’è una grande pala rettangolare intitolata Natività di Maria (1660-70) di Pietro Ricchi.
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