domenica 2 ottobre 2011

Il Ghetto ebraico di Venezia

Il Ghetto ebraico di Venezia

A seguito delle leggi emanate dal Governo della Serenissima Repubblica, il 29 marzo 1516 nasceva a Venezia il primo Ghetto d'Europa, una zona cioè dove gli Ebrei dovevano abitare e dalla quale non potevano uscire dal tramonto all'alba.

Quest'area era chiusa da cancelli controllati da guardie e tutt'oggi si possono vedere i segni dei cardini di quei portoni.
In quel tempo gli Ebrei avevano il permesso di esercitare solo alcune professioni e quindi erano medici, inquanto erano i più preparati e abili essendo in grado distudiare testi scritti in arabo, prestatori di denaro, perchè ai cattolici era vietato dalla loro religione, mercanti e "strazzarioli", cioè venditori di stracci.
Il Ghetto continuò poi ad esistere come tale per oltredue secoli e mezzo, fino a quando cioè nel 1797 Napoleone ed i francesi conquistarono Venezia e finalmente lo aprirono eliminando definitivamente ogni cancello: gli Ebrei furono così liberi di andare a vivere in altre zone della città.

Cosa vuol dire il termine Ghetto?

Attualmente col nome ghetto si indica un'area nella quale persone considerate (o che si considerano) di un determinato retroterra etnico, o unite da una determinata cultura o religione, vivono in gruppo, volontariamente o involontariamente, in regime di reclusione più o meno stretta. In realtà il termine nasce per indicare il quartiere della città in cui gli ebrei erano anticamente confinati ad abitare, e completamente rinchiusi durante la notte.

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