In epoca romana Venezia fu il nome della regione nord-orientale dell'Italia, ma dopo la caduta dell’impero e soprattutto dopo la discesa dei Longobardi nel 568, stette ad indicare una parte dei piccoli centri cittadini formatisi nelle isole della laguna esistente tra l’Adige ed il Piave.
La base economica di questi centri fu il commercio tra i paesi del vicino oriente e quelli dell’Europa del Nord come la Germania.
Costituitasi in federazione dipendente giuridicamente da Bisanzio con rapporti che andarono allentandosi a mano a mano che questa decadeva sino a raggiungere la completa indipendenza verso la fine del nono secolo.
Dopo il predominio di Eraclea e di Malamocco si ebbe, a partire dagli inizi del nono secolo, quello di Rivo alto (Rialto). Tale avvenimento coincise col fallito tentativo dei Franchi di sottomettere le isole della laguna al loro dominio. Respinte le incursioni arabe e respinta anche, nell'anno 1000, la pirateria croata nell'Adriatico, ebbe inizio l'espansione politica sull'Istria e la Dalmazia, sotto la guida di una classe di armatori e di mercanti che erano riusciti a stroncare i tentativi di alcune famiglie (Partecipazio, Candiano, Orseolo) di rendere il potere ereditario.
Con la IV Crociata Venezia costituì un vasto impero coloniale nella penisola balcanica e nell'Egeo che resistette anche al ripristino dell'impero bizantino nel 1261, ma esasperò la rivalità con Genova, il che diede luogo a numerose battaglie navali.
Nel '500, mentre cadevano, non senza resistenza, i domini orientali sotto l'assalto dei Turchi, la scoperta dell'America deviava i traffici, fonte della ricchezza veneta, dal Mediterraneo all'Atlantico. Era l'inizio d'una lenta ma gloriosa decadenza.
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